Un assaggio d’Italia nel cuore di Zurigo.
Il trio ideale per una tavola da sogno è a Zurigo, dove il padrone di casa Antonio Colaianni, lo chef Antonino Alampi e la pasticciera Felicia Ludwig accolgono i loro ospiti nel Ristorante Ornellaia con una vera e propria gioia per il palato e per il cuore. Questo progetto nasce dalla sinergia fra Bolgheri, tenuta vitivinicola d’eccellenza sulle colline toscane, e Bindella, famiglia di ristoratori di Zurigo. Oggi il ristorante è diventato l’indirizzo di riferimento in città quando si tratta di vini e ospitalità di massimo livello. L’animo spiccatamente creativo, variegato e al contempo ineccepibile, dell’Ornellaia è merito dello straordinario sodalizio fra Colaianni e Alampi, che prosegue ormai da parecchi anni. Un assaggio: dal vitello tonnato reinterpretato in chiave moderna, passando per le orecchiette secondo la ricetta di mamma Maria Colaianni, fino al celebre affogato al caffè che Felicia Ludwig, eletta da Gault & Millau «pâtissière del 2022», sa proporre in modo sempre nuovo e delizioso.
20. novembre 2023
Guida Michelin 2023: delizie portoghesi
Le stelle più brillanti della Guida Michelin: dai ristoranti trendy alle novità sorprendenti.
Ci sono delle stelle che non hanno alcuna intenzione di affievolirsi: tutt’altro, di anno in anno, di decennio in decennio la loro luce si fa più intensa, il loro alone più luminoso e, soprattutto, aumentano di numero. Potrebbe sembrare l’inizio di una fiaba di fantascienza astronomica, e invece si tratta di una storia assolutamente reale di uno spettacolare successo terreno. Benvenuti nella galassia della Guida Michelin! Ogni anno assegna da una a tre delle sue leggendarie stelle a ristoranti straordinari, reinventandosi sempre un po’. Tre anni fa nel suo firmamento è entrato anche il «Green Star», che ha ricevuto un riconoscimento per la sua cucina sostenibile, e nel frattempo si è aggiunta persino una voce per il servizio considerato formidabile. II tutto è iniziato con una sola stella nel 1926, quando venivano testati esclusivamente i migliori ristoranti della provincia francese; ben presto, però, le valutazioni si sono fatte più precise arrivando fino a tre stelle destinate a splendere ben oltre il confine parigino. Nel corso dei decenni successivi l’importanza di questo riconoscimento annuale è cresciuta fino a diventare il sigillo di qualità per antonomasia dei ristoranti gourmet non solo in Europa; infatti gli esaminatori, che sono massimi esperti del settore, fanno ormai il giro del mondo. Ciascuno di loro percorre in totale indipendenza circa 30‘000 chilometri ogni anno e si accomoda alla tavola di 250 ristoranti: dai bistrò alle osterie, fino ai templi del gourmet; la decisione viene presa collettivamente durante una conferenza stellata. Al momento, i luoghi che hanno collezionato il maggior numero di nuove stelle sono la Svizzera, Lisbona e la Tailandia.
Nella terza parte della nostra serie sulla Guida Michelin 2023, visitiamo due ristoranti stellati nella capitale portoghese, Lisbona. Potete leggere i nostri consigli dalla Svizzera qui e qui!
03. ottobre 2022
Ostriche firmate Ralph Lauren
Una passeggiata griffata nel mondo dei ristoranti fashion.
Nel film «La signora Harris va a Parigi», recente adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo, Mrs. Harris, interpretata da Lesley Manville, è alquanto intimidita quando giunge nella Parigi degli anni Cinquanta, molto più mondana della sua Londra, alla ricerca di un vestito Dior che dovrà essere bello almeno quanto quello visto nella camera da letto della sua datrice di lavoro. Possiamo solo immaginare lo stupore della signora Harris se già allora ci fosse stato il trend dei ristoranti gourmet nelle sedi dei più famosi marchi di moda e profumi. «Monsieur Dior», situato al numero 30 della leggendaria Avenue Montaigne, è semplicemente il ristorante (con pasticceria) del palazzo, con meraviglioso cortile interno, che ospita la casa madre.
Ma in che senso «semplicemente»? Il ristorante, con la sua raffinata offerta culinaria, non è altro che un ulteriore coronamento di tutto ciò a cui ormai da decenni viene associato il marchio Dior. Gli interni del locale non mettono affatto in soggezione, tutt’altro: poltroncine semicircolari con rivestimenti nei toni del beige e disegno a scacchiera, in stile discretamente retrò. Pareti di color bianco traslucido, vista sul viale e sul giardino e un ritratto gigante firmato da René Bouché in cui è raffigurato Christian Dior, uomo di una certa presenza e dallo sguardo gentile, mentre mangia. Ma l’elemento decorativo di maggior effetto,oltre ai piatti di porcellana Dior e ai bicchieri a coste che ricordano bottigliette di profumo su tovaglie di lino inamidato, è l’installazione a parete di Guy Limone, a raccogliere migliaia di piccolissime immagini provenienti dagli archivi Dior, nella combinazione di colori nero-bianco-rosso.
Provare la cucina zurighese
Il ristorante Neumarkt dà primaria importanza alla cultura culinaria di Zurigo.
Il ristorante Neumarkt deve il suo nome a una tradizione che ha avuto inizio più di 700 anni fa nello stesso luogo: contadini, pescatori, cacciatori, casari, distillatori e chiunque avesse qualcosa da offrire si riuniva al “Neumärt” per vendere varie merci. Ancora oggi, l’origine di cibi e bevande è di primaria importanza presso questo ristorante, anche se le dinamiche sono leggermente cambiate. Il Neumarkt collabora a stretto contatto con agricoltori e produttori della regione ed elabora i prodotti in modo innovativo e sostenibile, così da permettere ai propri clienti di fare piena esperienza della cultura culinaria di Zurigo. È importante sottolineare che in cucina vengono utilizzati ingredienti che il commercio rifiuta o che i produttori non riescono a vendere, come ad esempio verdure di dimensioni e forme insolite, che tuttavia presentano una qualità eccezionale. Un’ ulteriore nota d’incanto è rappresentata dal giardino annesso al Neumarkt con circa 200 posti a sedere, uno dei più belli di Zurigo. Fanno parte del locale anche il caffè-bar, dove è possibile gustare croissant al mattino e cocktail la sera.
