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L’hotel E.c.ho. Milan coniuga i principi di ecosostenibilità e il comfort di un albergo a quattro stelle.

L’hotel a quattro stelle E.c.ho. Milan gode di una posizione strategica nel cuore della metropoli del Nord Italia, a pochissima distanza sia dalla Stazione Centrale che dal centro storico. Si tratta di uno dei primi alberghi della città ad essere riuscito a soddisfare le esigenze di una clientela cosmopolita e attenta alle questioni ambientali grazie ad un approccio ecosostenibile. Nelle 143 fra stanze e suite di questo hotel green si respira un’atmosfera di benessere e relax, frutto dell’utilizzo di materiali riciclati, fabbricati sostenibili, luce indiretta e tonalità cromatiche calde. Il ristorante di tendenza delizia i suoi ospiti con piatti stagionali. Per i viaggiatori che desiderano visitare tutte le attrazioni meneghine più rinomate, come il Duomo di Milano, lo Starhotels E.c.ho. è un punto di partenza ideale.

starhotels​.com

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26. gennaio 2022 Locanda 05

Alla ricerca del tempo perduto

La Locanda San Silvestro è il luogo ideale per immergersi nella storia e nella natura e staccare la spina.

La Locanda San Silvestro sorge nel soleggiato paesino Meride, da sempre un luogo all’insegna dell’accoglienza. L’edificio del XVIII secolo, ristrutturato nel 2020 dai nuovi proprietari, emana ancora oggi un fascino storico. Tutte e sette le camere sono uniche, dotate di ogni confort e di un ambiente straordinario. In onore a San Silvestro, ogni camera porta il nome di uno degli alberi autoctoni che crescono nel paesaggio circostante. Basta un rapido sguardo per capire che questo hotel è il luogo ideale per immergersi nella natura, prendersi una pausa dai ritmi frenetici della quotidianità e ritrovare la tranquillità perduta. Nel ristorante della struttura è inoltre possibile gustare le deliziose creazioni dello chef Ambrogio Stefanetti.

locandasansilvestro​.ch

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Abländschen 07

Tuberi gourmet

Dalle patate all’agriturismo: una visita ad Abländschen.

Sono trascorsi quasi due anni dalla mia ultima visita ad Abländschen. Sono curiosa di sapere come è andato il progetto di promozione dell’agriturismo nei territori alpini. Come procede la coltivazione delle patate sui terreni tutt’altro che pianeggianti a un’altitudine di 1246 m? È cambiato qualcosa rispetto all’inizio? Si sono dovuti abbandonare i percorsi intrapresi e cercarne di nuovi? Il punto d’incontro è come potrebbe essere altrimenti uno dei campi di patate di Abländschen.

È proprio il caso di dirlo: la raccolta delle patate può creare dipendenza! Hanspeter Dänzer, un agricoltore da sempre radicato ad Abländschen, mi dà il benvenuto porgendomi un forcone, prima di mostrarmi alcuni trucchi. Uno di questi è come non dimenticare le patate più piccole durante lo scavo. Non so bene il perché, ma dopo un paio di minuti, mi ritrovo in preda a uno stato di ebbrezza tale da voler raccogliere l’intero campo e per poco non mi dimentico il vero motivo della mia visita ad Abländschen. Voglio scoprire com’è andata l’iniziativa «promozione dell’agriturismo nei territori alpini» e se vi sono già nuovi piani per il futuro. Le cose si mettono bene per gli agricoltori della regione. Nel 2022 sono state raccolte ben 2,5 tonnellate di patate delle varietà Annabelle e Désirée che, tra l’altro, erano già state vendute ancor prima di vedere la luce del giorno. I principali acquirenti sono il Berghotel Zur Sau di Abländschen e i gastronomi della regione di Gstaad. «La strategia a km zero ci sta davvero a cuore. Filiere più corte possibili sono la premessa migliore per il futuro degli agricoltori di montagna», afferma Dänzer. Ciò è apprezzato anche dai visitatori, come ci conferma Clà Frei, pioniere e oste del Berghotel Zur Sau. «I nostri ospiti amano trovare sul menù principalmente prodotti regionali. Se la provenienza è Abländschen, non possono mancare i prodotti di Abländschen nel piatto».

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16. maggio 2022 Belmond Andean Explorer 05

Il lusso viaggia sui binari

Mentre il mondo del turismo è alla ricerca di alternative green, i treni di lusso hanno già fatto parecchia strada.

Un treno lungo 400 metri, con vagoni realizzati quasi interamente in vetro e, se di tanto in tanto il paesaggio fuori dal finestrino non dovesse essere di proprio gusto, basta premere un pulsante per far magicamente apparire vette alpine, spiagge paradisiache o boschi autunnali dai colori suggestivi. Thierry Gaugain, designer francese, ha battezzato la sua affascinante idea «Palazzo su rotaie» e ha già catturato il vivo interesse dei media e di formati come CNN Travel. Peccato che manchi ancora quello degli investitori… In ogni caso, l’esperienza di viaggiare su un treno di lusso è già realtà, anche se i finestrini non sono ancora proiettori. In un’epoca segnata dalla crisi climatica e dalla necessità di trovare soluzioni a basso impatto di CO2, la ricerca di modalità di viaggio più sostenibili è la priorità. E proprio i treni sono i candidati più papabili: ecco perché gli esclusivi convogli di lusso sono destinati a sperimentare novità all’insegna dell’eleganza.

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