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Dopo la ristrutturazione nel 2021, l’hotel 4 stelle superior del Gruppo Althoff risplende in una nuova e lussuosa veste.

Il fascino mediterraneo incontra lo stile di vita urbano: nella pittoresca cornice del lago di Zurigo, l’AMERON Zurigo Bellerive au Lac coniuga una vacanza rilassante con un emozionante soggiorno in città. L’elegante design in moderno stile Art déco e la straordinaria vista sul lago conferiscono all’hotel un fascino speciale. Grazie alla sua posizione a pochi minuti a piedi da Sechseläutenplatz con il teatro dell’opera, Bahnhofstrasse e Paradeplatz, il tradizionale hotel, inaugurato nel 1932 e completamente rinnovato nel 2021, è il punto di partenza ideale per scoprire Zurigo. 

Altro fiore all’occhiello è il ristorante Studio Bellerive, con un invitante menu di grigliate e piatti da brasserie. Il ristorante deve il suo nome allo studio cinematografico di Zurigo che un tempo era situato nell’ex campo da tennis coperto dell’hotel. È qui che nel 1963 la televisione svizzera girò la versione tedesca di Dinner for One” con gli interpreti originali Freddie Frinton e May Warden. Oggi, il Freddie Frinton Private Bar” al primo piano dell’AMERON Zurigo rende omaggio al leggendario sketch. 

ameroncollection​.com

21. febbraio 2022 Museum Gestaltung 03

Il linguaggio delle forme

Un tour dei musei storici del design: un’esperienza emozionante e appassionante.

Il design è onnipresente: lo ritroviamo in ogni prodotto o manifesto, nell’arredamento degli interni o nei siti web. Non si tratta solo di estetica, ma l’obiettivo è quello di facilitarci la vita, renderla più sicura e più confortevole. Ma come si è evoluto il design negli ultimi decenni e secoli? I musei specializzati in questo ambito vi invitano a scoprirlo e, in questo articolo, vi presentiamo quelli più importanti.

Nello Yang Design Museum di Shanghai si può ammirare ed esplorare non solo l’arte contemporanea, ma anche quella del futuro grazie alla presenza di un proprio «Future Design Pavilion». Fondata nel 2013, la struttura museale è dislocata su sei piani dove è esposta la collezione del fondatore Jamie Young. Sono presenti soggetti che risalgono all’epoca della rivoluzione industriale britannica sia opere contemporanee. Se quest’ultimo e il Design Museum di Chicago, fondato nel 2012 e presto dedicato allo speciale legame tra suono e design, sono tra i più giovani musei di design, il Museum für Gestaltung di Zurigo e il Museum für Angewandte Kunst si possono definire protagonisti storici del mondo museale dedicato a questo tema. 

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27. gennaio 2021 Aufmacher In a Nutshell CH 3 neu

Terra dagli orizzonti rosei

Le cose migliori sono spesso le più vicine a noi: laghi idilliaci, cime innevate fin dove arriva lo sguardo, cioccolato delizioso e formaggi dalle mille forme e colori. Sono questi gli elementi che automaticamente vengono in mente pensando alla Svizzera. Di informazioni interessanti su questo paese ce ne sono però molte di più!

Non siete riusciti a leggere le prime parti di questa serie? Ecco dove trovare la 1ªla 2ª parte.

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Designmuseum Danmark 02

Inside Copenaghen

Christian Martinez, giornalista di design, vive e lavora a Copenaghen e ci svela in esclusiva i suoi consigli da insider.

I danesi hanno il pallino per il design, il che in generale è un bene. Chiaramente, può sembrare una pazzia sborsare CHF 4000 per una sedia, anche se non si tratta di una qualunque, bensì della «Spanish Chair» disegnata nel 1958 da Børge Mogensen e considerata un contributo maestrale al design moderno. Non solo con la sua presenza di impatto dona carattere alla stanza, ma è anche un investimento sensato: si tratta infatti di un oggetto in rovere e pelle di pregiata qualità, la cui bellezza aumenta col passare degli anni, e che probabilmente mi sopravviverà senza alcuno sforzo. Alla luce di tutto ciò, forse i CHF 4000 pagati per una sedia di tale valore non sono affatto una pazzia. O, forse, si tratta di deformazione professionale dato che da oltre un decennio mi occupo del settore. Una cosa la so per certa: poche altre città al mondo possono vantare un DNA così votato al design come Copenaghen. Quando torno a casa dopo essere stato all’estero, me ne accorgo subito: mi basta scendere dall’aereo per entrare nel terminal. Tuttavia, non è sempre del tutto positivo: questa passione sfrenata dei danesi ha il suo costo, tanto da far sembrare spiccioli i 4000. Ad esempio di recente la città ha staccato la spina ad un pluripremiato edificio di un nuovo programma di bike-sharing, operazione che era costata circa 13 milioni di franchi ai contribuenti danesi. Ma sto divagando. La cosa migliore è andare alla scoperta in prima persona del fattore di design di questa città, ad esempio seguendo il mio itinerario da insider.

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