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Nonsense e vestiario un po’ osé: ecco una carrellata di alcuni dei musei più inusuali d’Europa.

È ora di tornare al museo! Non deve essere per forza la classica galleria di dipinti. Per coloro che nei musei tradizionali si annoiano, abbiamo preparato una lista di musei particolari, da quelli più sorprendenti a quelli più bizzarri, tutti da scoprire. 

Museo della biancheria intima a Bruxelles / Belgio

Una visita al museo della biancheria intima, o dello slip, del performance artist Jan Bucquoy, è un’esperienza alquanto piccante. Il motto dell’artista è «Davanti allo slip siamo tutti uguali» e il museo ospita diversi esemplari di biancheria intima «celebre», come ad esempio gli slip bianco-blu dell’ex ministro delle finanze del Belgio, Didier Reynders, ma anche opere d’arte dal messaggio politico. 

janbucquoy​.be/​m​u​s​e​e​-​d​u​-slip

Nonseum a Herrenbaumgarten / Austria

Qui, la logica si prende una pausa. Il Nonseum è stato inaugurato nel 1994 dall’«Associazione per la valorizzazione dei pensieri in eccesso» ed è dedicato alle invenzioni più assurde e bizzarre. Gli oggetti esposti al Nonseum sono «invenzioni che semplificano la vita di tutti i giorni» (ma sono inutili) e, secondo i gestori, comunicherebbero «la nobile arte del batter di ciglia». Tra le invenzioni esposte troviamo, ad esempio, le strisce pedonali srotolabili e il dito da naso semiautomatico. Al Nonseum di Herrenbaumgarten è anche possibile consegnare, tutto l’anno, i propri calzini spaiati che vengono poi raccolti e conservati in un apposito cassetto. Non stupisce che il museo abbia guadagnato il primo posto nella classifica pubblicata da un giornale di Hong Kong dei musei più stravaganti del mondo. 

nonseum​.at

Museo degli Hobbit a Jenins / Svizzera

Un must assoluto per i fan de «Lo Hobbit» e de «Il Signore degli Anelli». Al museo degli Hobbit, o Greisinger Museum, situato al centro del paese di Jenins nel Cantone dei Grigioni, i sogni dei fan dello scrittore inglese J.R.R. Tolkien diventano realtà. Immediatamente riconoscibile già dall’esterno, la casa degli Hobbit è scavata in una collina accanto a un vigneto, la sua porta è verde e circolare e le finestre sono tonde con i traversini. I soffitti hanno un’altezza a misura di hobbit, e all’interno del museo ci sono Balrog, Gollum e gli altri personaggi ad attendere i visitatori che si avventurano nel Regno di Mezzo, dove l’autore ha ambientato i suoi romanzi di successo «Il Signore degli Anelli» e «Lo Hobbit». 

greisinger​.museum

Il museo delle relazioni interrotte a Zagabria / Croazia

È appena finita una storia d’amore importante? Allora meglio non visitare questo museo. Oppure chissà, potrebbe essere terapeutico rendersi conto di non essere gli unici a soffrire le pene d’amore. Infatti, questo museo è dedicato interamente agli amori passati, alle esperienze dolorose e alle cocenti delusioni: il Museo delle relazioni interrotte di Zagabria mette in scena le storie d’amore finite: dall’abito da sposa all’orsacchiotto, al fornello, all’ascia — ogni cosa, qui, è muta testimone di delusioni e sogni mai realizzati. Queste vivide rappresentazioni sono valse a questo museo, nel 2011, un premio speciale come museo più innovativo d’Europa.

brokenships​.com

Museo subacqueo a Cannes / Francia

È un museo di una certa profondità in cui ci si bagna sicuramente. In fondo al mare nei pressi di Cannes, l’artista britannico Jason deCaires Taylor ha realizzato un nuovo museo subacqueo . A una profondità di due-tre metri, sul fondale sabbioso antistante l’isola di Sainte-Marguerite vicino a Cannes, tre grandi sculture sommerse sono pronte per essere ammirate dai visitatori.

underwatersculpture​.com

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Giornata internazionale del design

Mettiamo in palio una caraffa e due bicchieri della serie Douro firmata Bodum!
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Alta tensione a Zurigo

In palio 2 biglietti per il concerto degli AC/DC!
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Starry, Starry Night

Mettiamo in palio il dipinto «Notte stellata» sotto forma di un imponente puzzle!

22. maggio 2023 Surfen1

Surfisti

Aspetti interessanti sulla Giornata Internazionale del Surf del 20 giugno.

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Swiss in Space 04

Swiss in Space

Ritratto di Thomas H. Zurbuchen, il nuovo direttore dell’Iniziativa ETH Zürich Space.

«Toccare le stelle con un dito» pare essere il motto che ha segnato la vita, e la carriera, di Thomas H. Zurbuchen. Nato nel 1968 in Svizzera, è stato il primo in famiglia a laurearsi: in fisica e matematica all’università di Berna, dove ha anche conseguito il dottorato nel 1996. Nello stesso anno è partito per gli USA dove ha iniziato a lavorare come ricercatore presso l’University of Michigan, dove nel 2008 ha ottenuto la cattedra in Scienze aerospaziali. Si dedica principalmente allo studio della fisica solare e dell’eliosfera, alla ricerca spaziale sperimentale nonché allo studio dei sistemi spaziali. Zurbuchen si è fatto conoscere anche per il suo lavoro nel campo dell’innovazione e dell’imprenditoria: è stato cofondatore del «Center for Entrepreneurship» della sua università, considerato il miglior programma di laurea di primo livello in quest’ambito negli Stati Uniti.

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22. marzo 2021 David 03

Sulle corde della perfezione

Gérard e Anne-Marie David danno vita ad arpe di carattere.

Nel cuore della foresta si apre un’idilliaca radura, dove l’erba ai piedi degli alberi si lascia dolcemente cullare dal vento. Tra gli steli d’erba spuntano piccoli fiori di tutte le tonalità di colore possibili con api che svolazzano zelanti tra di essi. Leggeri raggi di luce attraversano le alte chiome verdi scuro degli alberi, illuminando il viavai operoso di farfalle e libellule. In sottofondo si avverte il sommesso gorgoglio di un ruscello che si fa strada attraverso l’incantevole paesaggio. Se immaginiamo questo idillio, a quale strumento e a quale suono possiamo associarlo? Per molti di noi la risposta è chiara: l’arpa con la sua armonia sonora che non si impone mai, ma sembra diffondersi dolcemente e fluire nello spazio, melodioso e al contempo incredibilmente presente. Lo associamo forse anche perché è un suono meno comune rispetto a quello di altri strumenti. Proprio quell’armonia che un’arpa porta alle nostre orecchie è fondamentale anche nella costruzione di questo imponente strumento. Pazienza, destrezza, una buona conoscenza del legno e della meccanica nonché un buon orecchio: da queste qualità si contraddistingue un abile arpista. Infatti, non solo imparare a suonare l’arpa è un compito complesso e lungo, ma anche la sua realizzazione richiede tempo e dedizione. 

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