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Gli e‑sport diventano sempre più popolari anche in Svizzera.

Puoi definirti ufficialmente un gamer di e‑sport se anche tu hai giocato almeno una volta in vita tua ad un gioco sul tuo smartphone, nel quale non hai sfidato un computer ma altri giocatori. Attenzione, si tratta però di una definizione non proprio esatta tant’è che anche gli esperti del settore vorrebbero avere un’interpretazione più specifica di questo concetto. Ma quello su cui non piove è il fatto che gli e‑sport stanno diventando sempre più popolari, sia tra i giocatori che tra gli spettatori.

L’e-sport più diffuso tra gli svizzeri è il gioco FIFA, lo smartphone è ormai il dispositivo mobile numero uno e il 41% degli intervistati considera gli e‑sport come degli sport veri e propri. È questo il risultato di uno studio sugli e‑sport in Svizzera, condotto da Marcel Hüttermann per la ZHAW. Abbiamo discusso con lui alcuni dei risultati – anche rispetto al primo studio condotto nel 2019

Tra i suoi studi sugli e‑sport in Svizzera abbiamo vissuto una pandemia. Ci sono stati sviluppi che possono essere associati a questo? 

La pandemia ha sicuramente avuto un impatto sullo sviluppo degli e‑sport, in termini di spettatori ma anche di giocatori stessi. Il nostro studio dimostra che circa il 70% degli spettatori e dei giocatori ha iniziato infatti solo nell’ultimo anno o due. Il vantaggio degli e‑sport era ed è tuttora che si può giocare o guardare tranquillamente da casa, pur potendo ascoltare o parlare con gli altri giocatori tramite delle cuffie da gaming.

La maggior parte degli spettatori di e‑sport sono anche giocatori?

No, e questa è una nuova scoperta dello studio. Si sta sviluppando una nuova cultura pop. Il fatto di essere solo uno spettatore e non un giocatore attivo è molto comune negli sport classici come il calcio o l’hockey su ghiaccio. I giovani spesso non guardano più la Champions League classica della UEFA, ma gli e‑sport su YouTube o Twitch.

Ci sono stati dei risultati nello studio del 2021, che l’hanno sorpresa?

Alla domanda quali sono gli argomenti che la gente cerca più spesso, il merchandising e gli articoli per i fan si sono piazzati al primo posto. Lo sport classico ha una storia di oltre 100 anni, mentre l’e-sport è ancora agli inizi. Alcuni giocatori hanno già raggiunto lo status di VIP e ci sono già fan e gruppi di fan, ma questa tendenza continuerà a crescere nei prossimi anni e potrebbe addirittura superare lo sport tradizionale.

Un altro consiglio: per tutti coloro che continuano a dubitare che gli e‑sport siano un vero sport, consiglio di leggere le ricerche del noto medico tedesco Ingo Froböse. I dati raccolti analizzando i giocatori di e‑sport durante le loro attività hanno evidenziato come questi eseguano fino a 400 piccoli movimenti al minuto, raggiungendo delle frequenze cardiache di un pilota di rally e livelli di cortisolo pari a quelli dei calciatori, prima di un calcio di rigore in Champions League.