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Nonostante la sua giovane età, ha già dovuto sottoporsi a ripetuti interventi, sopportare forti dolori e affrontare prognosi pessimiste. Oggi a 11 anni Timur Habegger sogna di diventare poliziotto. 

Timur Habegger è un ragazzino fuori dal comune non solo per il suo nome poco diffuso, ma soprattutto per la sua forza straordinaria. Oggi abita ad Aarwangen (BE) e la sua storia, iniziata 11 anni fa, è stata raccontata dal nuovo programma televisivo «Stars&Heldä», ideato e prodotto da DAS ZELT. Durante la puntata trasmessa il 27 dicembre 2020 dall‘emittente SAT1 Svizzera, rinomate star della musica svizzera, fra cui Baschi, Stefanie Heinzmann, BliggAnna Rossinelli, hanno incontrato eroi del quotidiano. Il destino di Timur ha coinvolto a tal punto il 34enne Baschi da averlo scelto come suo personale eroe di tutti i giorni.

Diagnosi: spina bifida

Timur Habegger nasce nel 2010 in Russia, a San Pietroburgo, ma il suo destino è segnato dalla diagnosi di spina bifida che gli causa molte altre gravi patologie. Si tratta di una malformazione genetica del midollo spinale e della colonna vertebrale che rimane aperta durante lo sviluppo embrionale. I medici comunicano ad Oksana, la mamma, la terribile prognosi: purtroppo Timur ha solo pochissime chance di sopravvivenza a lungo termine. Ma il sorriso del suo bambino le infonde il coraggio di lottare: a soli 10 mesi il piccolo viene operato per la prima volta. Da lì inizia un’odissea di interventi che, nel sistema sanitario pubblico russo, sono sinonimo di una perenne lotta alla ricerca di fondi. Nonostante le previsioni poco ottimiste dei medici, Timur non ha mai pensato di arrendersi. Del resto il suo nome di origine turca tradotto letteralmente significa proprio «combattente di ferro». Con coraggio affronta un’operazione dopo l’altra e terribili sofferenze. All’età di circa tre anni si trasferisce con la mamma Oksana in Svizzera, dopo l’aspetta il nuovo papà Bruno Habegger. 

Quando l’impossibile diventa realtà

Grazie all’incessante dedizione dei suoi genitori, Timur Habegger ha imparato a gestire il quotidiano… a modo suo. Proprio come accade a tutti gli altri bambini, anche lui si alza al mattino e si prepara per andare a scuola. Quindi parte alla volta di Solothurn, dove frequenta l’istituto scolastico per bambini disabili Zentrum für Kinder mit Sinnes- und Körperbeeinträchtigung (ZKSK). Qui, oltre alle lezioni scolastiche, Timur riceve anche tutte le terapie mediche di cui ha necessità. Nonostante sia ben conscio del pesante fardello che gli ha affibbiato il destino e delle tante sfide che deve affrontare quotidianamente, Timur è sempre ottimista e sorridente, persino quando le giornate non sono fantastiche e non vanno proprio per il verso il giusto. 

Da grande vuole fare il poliziotto

Mentre i suoi coetanei solitamente cambiano di continuo idea sul mestiere che vorrebbero fare, Timur Habegger ha sempre avuto le idee chiare: da grande vuole fare il poliziotto. In occasione della trasmissione «Stars&Heldä» lo aspetta una sorpresa davvero incredibile: mentre Baschi chiacchiera con i suoi genitori e la presentatrice Cathrine Steiner, ecco che all’improvviso due poliziotti con tanto di uniforme fanno il loro ingresso nello studio per portare Timur a fare un giro con la loro auto. Il ragazzino non crede ai suoi occhi ma non ci pensa su due volte; del resto quando la polizia interviene non c’è tempo da perdere! Quindi, in compagnia della mamma Oksana, sale a bordo dell’auto per lasciare lo studio. E non è finita qui: per vivere appieno l’esperienza, indossa degli auricolari che gli consentono di ascoltare la radio della polizia. Tutto è pronto per sfrecciare nel buio della notte, accompagnati ovviamente dalla luce blu dei lampeggianti, accesi per l’occasione.

INFO

Spina bifida

Il termine spina bifida definisce una patologia caratterizzata dalla mancata saldatura della colonna vertebrale; la causa di questa malformazione genetica, che si sviluppa fra la terza e la quarta settimana gestazionale, è una chiusura incompleta del canale neurale. Si tratta di uno stadio che precede la formazione del sistema nervoso centrale; infatti da qui si origineranno in seguito la colonna vertebrale e il midollo spinale. A seconda della severità del danno, i bambini saranno affetti da patologie fisiche più o meno gravi. Tuttavia, la spina bifida non è una condanna a morte: grazie ad approcci terapeutici interdisciplinari è possibile lenire le conseguenze per la salute dei bambini, con l’obiettivo di migliorare la loro mobilità e consentirgli di integrarsi al meglio nella vita quotidiana.

Per maggio informazioni, consultare il sito spina​-hydro​.ch