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Oslo, una metropoli emergente.

«L’urlo» di Munch è protagonista ricorrente di vari furti d’arte. Per questo motivo è davvero una fortuna che ne esistano più versioni: quattro dipinti di dimensioni diverse, realizzati come pastello su cartone, pastello su tavola o tempera su pannello. È infatti successo ripetutamente che uno degli esemplari finisse nelle mani di criminali, per poi riapparire più tardi in una camera d’hotel e infine ritornare, per vie traverse, nel museo. Dichiarare «L’urlo» un’opera invendibile ha funzionato molto meglio di ogni altra misura di sicurezza. Dopo l’ultimo furto, avvenuto nel 2014, la versione più famosa del dipinto è ormai protetta da una spessa teca antifurto. Al pittore del celebre quadro, considerato tesoro nazionale, è stato dedicato un nuovo museo che si erge imponente sul fiordo di Oslo, dominandone lo skyline. Il museo tanto atteso dalla capitale norvegese è stato inaugurato a fine ottobre dello scorso anno. Qui, finalmente, è possibile ammirare non soltanto il leggendario quadro del massimo esponente dell’Espressionismo, ma tantissime altre sue opere. 

Molti dei motivi di Munch si inseriscono in una serie di dipinti, il che sottolinea la dimensione dinamica, sperimentale, incompiuta delle sue opere: ogni lavoro è il prodotto di un esperimento continuo volto a tradurre in un nuovo linguaggio pittorico le emozioni e le paure dell’essere umano. Il museo di Oslo accoglie ben 27000 originali di Edvard Munch – tra cui dipinti, acquarelli, schizzi, stampe e sculture – la maggior parte dei quali sono custoditi nel deposito museale. Le opere esposte al pubblico possono essere ammirate nelle undici sale espositive. Lo spirito eclettico del grande Maestro espressionista si riflette anche sulla configurazione dello stesso museo che vanta spazi dedicati all’organizzazione di concerti, presentazioni, dibattiti ed esibizioni, un cinema, un’area dedicata ai workshop per bambini nonché una biblioteca di ricerca.

Al passo con le sorelle scandinave

Un po’ rude, incompiuta, ma ciononostante con un suo fascino. Così si presenta la capitale norvegese, città per molto tempo adombrata dalle altre metropoli scandinave. La vicina Stoccolma, con le sue numerose isole e penisole, è sicuramente più pittoresca di Oslo. La capitale finlandese, Helsinki, ha una personalità più forte e singolare. Da anni, comunque, Oslo ce la sta mettendo tutta. Il primo passo è stato sicuramente fatto circa dieci anni fa con l’inaugurazione del Teatro dell’Opera, una costruzione spettacolare a pochi passi dal Museo di Munch. La facciata dell’edificio, che si erge sul fiordo, è in marmo bianco e vetro e colpisce per le sue forme avveniristiche. Le grandi superfici vetrate sono completamente trasparenti al piano terra e consentono ai passanti la straordinaria possibilità di curiosare «dietro alle quinte» e vedere gli artisti intenti nelle prove. Dal tetto, accessibile tutto l’anno, i visitatori possono ammirare una splendida vista su tutta la città e il fiordo. L’incredibile edificio ha destato grande interesse anche al di fuori dei confini nazionali. 

Una forte identità moderna

Con questo progetto la città nordica intendeva non solo dare vita a un edificio di prestigio, ma soprattutto dimostrare di essere all’altezza delle sorelle scandinave E, come dicevamo, l’inaugurazione del Teatro dell’Opera è stato solo l’inizio. La baia di Bjørvika, ad est del centro della città, colpisce con il suo nuovo skyline che ha trasformato la Cenerentola del Nord in una vera bellezza da copertina. I dodici grattacieli di dimensioni diverse sono il fulcro del progetto denominato Barcode Project, a cui hanno contribuito gli architetti dello Studio MVRVDV di Rotterdam. Il progetto per la riqualificazione del quartiere portuale deve il nome agli spazi vuoti lasciati tra gli imponenti edifici che rendono quest’area simile a un codice a barre. Questa nuova creazione architettonica così originale e moderna si basa su una nuova visione dell’urbanità stessa. 

visitoslo​.com

CONSIGLI DI VIAGGIO

The Thief
Landgangen 1 | thethief​.com

Uno splendido boutique hotel in cui farsi viziare dagli eleganti trattamenti spa.

Clarion Hotel Oslo
Dronning Eufemias gate 15 | nordicchoicehotels​.com

Un simpatico hotel ubicato a Barcode, il nuovo quartiere di Oslo, i cui colori si ispirano ai dipinti di Munch.

Tim Wendelboe Espresso Bar
Grüners gate 1 | timwendelboe​.no

Il miglior caffè lo si può gustare nel locale di Tim Wendelboe, vincitore del World Barista Championship e del World Cup Tasters Championship

Winther Artisan Food & Restaurant
Grundingen 3 | wintherakerbrygge​.no

Un locale unico nel cuore di Aker Brygge, il quartiere dell’arte nei pressi del porto. Il Winther è sia ristorante che caseificio e bottega di prodotti locali.

Hasla
Markveien 54 | haslajewelry​.com

Gioielli pregiati all’insegna del design minimalista scandinavo.

Win
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Una vacanza da sogno a Cipro

In palio 1 × 2 pernottamenti per due persone al Cap St Georges Hotel & Resort!

28. dicembre 2020 Prag 03 c Getty Images

Dal Cubismo a Munch

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06. settembre 2021 Mykonos Getty 02

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Scorci esclusivi e prelibatezze raffinate: Mediterraneo da scoprire anche per chi pensava di aver già visto tutto.

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05. marzo 2024 Zimmer Pool Terasse

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Un sogno ellenico nelle Cicladi.

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oneandonlyresort​.com

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