I luoghi energetici non sono un’invenzione dell’esoterismo. Sono zone di incontro nella natura dove paesaggio, storia e ricordi si fondono. In Svizzera ne esistono molti, ideali per ritrovare calma e ricaricare le energie.
Creux du Van: l’anfiteatro naturale
L’imponente circo roccioso nel Giura neocastellano è largo 1’200 metri e alto fino a 160 metri. Chi si trova sul suo bordo e guarda nel vuoto percepisce la forza del paesaggio: un monumento naturale che, con la sua geometria perfetta, sembra quasi soprannaturale. Già nell’Ottocento i naturalisti lo descrivevano come un luogo di bellezza straordinaria; oggi è una riserva naturale protetta. La quiete dello spazio e la maestosità delle pareti calcaree trasmettono solennità e serenità.
Consiglio stagionale: particolarmente suggestivo all’inizio dell’estate, quando i pendii fioriscono. In autunno la nebbia avvolge la conca, mentre in cima al pianoro si sta in piedi nella luce come su un’isola.
Il ghiacciaio dell’Aletsch: l’era glaciale a portata di mano
23 chilometri di ghiaccio, fino a 900 metri di spessore: il ghiacciaio più grande delle Alpi non è solo una meraviglia della natura, ma anche patrimonio naturale dell’umanità dell’UNESCO. Per i ricercatori è un archivio climatico unico, per i visitatori un’esperienza che colpisce per vastità e forza. La sua immensità insegna umiltà, mentre la stabilità arcaica del ghiaccio viene percepita come fonte di energia.
Consiglio stagionale: in piena estate il ghiaccio del ghiacciaio appare particolarmente fresco, mentre in autunno l’aria limpida intensifica i colori: il bianco del ghiaccio, l’azzurro del cielo, il marrone delle montagne.
Gola della Tamina: l’acqua curativa che sgorga dal profondo
Una stretta passerella conduce nella gola angusta, il rumore dell’acqua diventa più forte ad ogni passo. La sorgente della Tamina è conosciuta fin dal XIII secolo: la sua acqua termale calda sgorga dalle profondità a una temperatura di 36,5 gradi. I monaci di Pfäfers la scoprirono e ne fecero un luogo di pellegrinaggio per chi cercava guarigione. Ancora oggi la gola è un luogo in cui natura e storia si incontrano: la forza bruta dell’acqua e la consapevolezza che qui da secoli le persone traggono energia.
Consiglio stagionale: ideale in estate, quando fuori fa caldo e all’interno regna la fresca nebbiolina. In autunno, i colori dei boschi contrastano con l’umidità scura della gola, accrescendone il fascino misterioso.
Lago dei Quattro Cantoni: tranquillità nella vastità dell’acqua
Incastonato tra il Rigi, il Pilatus e l’Urirotstock, il Lago dei Quattro Cantoni è considerato da secoli un luogo mitico. Qui, secondo la tradizione, nacque la Confederazione; qui viaggiatori e artisti hanno trovato ispirazione. La vastità dell’acqua, circondata dalle montagne, crea una tranquillità speciale, intrecciata con il simbolismo nazionale. Non sorprende quindi che romantici come Johann Wolfgang von Goethe o William Turner abbiano descritto il lago come un luogo dall’effetto quasi magico.
Consiglio stagionale: in primavera le cime innevate si riflettono nell’acqua limpida, mentre a fine estate una luce dorata regala al lago un’atmosfera meditativa.
Flüeli-Ranft: patria di Bruder Klaus
Niklaus von Flüe (1417−1487), noto come Bruder Klaus, visse qui come eremita in una gola sopra Sachseln. La sua cella e le cappelle del Ranft sono conservate ancora oggi. Il luogo è meta di pellegrinaggio internazionale ed è considerato uno dei più spirituali della Svizzera. L’unione tra tradizione mistica, devozione storica e paesaggio sereno conferisce al sito una forza percepibile da chiunque vi si rechi.
Consiglio stagionale: in inverno, quando la neve rende silenziosa la gola, sul Ranft regna una calma arcaica. In estate, i sentieri di pellegrinaggio attraverso le colline di Obvaldo conducono a un luogo che molti considerano il cuore spirituale della regione.
Monte Verità, Ascona: la collina dei sogni
All’inizio del Novecento la collina sopra Ascona attirò artisti, spiriti liberi e visionari. Qui fondarono una comunità vegetariana che sperimentava nuovi modelli sociali e venerava la natura. Questo movimento di riforma della vita è ben documentato storicamente. Ancora oggi il luogo sembra permeato da questa energia: palme, vista sul Lago Maggiore e tracce di utopie lo rendono un luogo che trasmette leggerezza e ispirazione.
Consiglio stagionale: soprattutto in primavera, quando fioriscono magnolie e camelie. A fine estate, la luce calda del Ticino fa emergere tutta la sensualità del luogo.
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