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A Ginevra cocktail di livello, aromatici e con quel qualcosa in più.

Nel quartiere di Eaux-Vives, non lontano dalle sponde del lago di Ginevra, si cela il piccolo, ma raffinato, cocktail bar «Little Barrel». Qui si celebra l’amore per i variopinti mix di bevande alcoliche. Agitati, mescolati, con o senza ghiaccio: la fantasia nella composizione dei drink non conosce limiti. Anche la scelta, in questo bar, pare illimitata, specialmente per quanto riguarda il rum: ce ne sono oltre 100 varietà disponibili, pronte ad essere degustate. Dal martedì al sabato, Quentin Beurgaud e il suo team propongono ai loro ospiti i grandi classici e anche le proprie invenzioni creative, come il Toddy’s, cocktail invernale composto da rum, acqua calda, miele, una miscela segreta di spezie e sciroppo di lime. Naturalmente, lo staff sarà anche felice di mixare cocktail su misura, in base alle richieste individuali dei clienti!

littlebarrel​.ch

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24.febbraio.2023 Brauerei Feldschlösschen 01

L’arte reale della birra

Dalla visita del birrificio all’Escape Room – il birrificio di Feldschlösschen offre un programma molto variegato.

Sulla superficie del Brauwelt Rheinfelden sorgono numerosi edifici e attrazioni. I tour a tema permettono ai visitatori di dare uno sguardo ai retroscena e vedere come sarà il birrificio in futuro. Le visite guidate non sono offerte solo per associazioni e aziende, ma anche per visitatori singoli e, in base ai propri interessi, possono essere scelti vari temi principali della visita. Esiste il tour classico del birrificio, ma anche il tour del sommelier, il tour della sostenibilità e quello delle auto d’epoca. All’interno del ristorante del birrificio Feldschlösschen gli amanti della birra e del cibo potranno scegliere tra un’ampia gamma di pietanze e bevande. Il menù offre fino a dodici tipi di birre diverse, incluse specialità mensili o stagionali e un’ampia scelta di birre in bottiglia nazionali e internazionali. Per chi predilige l’avventura c’è l’Escape Room, situata dietro le alte mura del castello in un ambiente decisamente storico. I partecipanti al gioco dovranno seguire per un’ora le orme del padre fondatore Theophil Roniger alla ricerca della migliore ricetta di birra possibile. Alla fine come ricompensa potranno fare una degustazione. Il percorso per diventare mastro birraio prevede la partecipazione ad un corso giornaliero: suddivisi in piccoli gruppi, gli amanti della birra ricevono consigli e trucchi dagli esperti per poter poi creare la propria bevanda. 

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28.dicembre.2020 Steirereck 01

La cena perfetta a casa propria

Casa, dolce casa. In tempi di distanziamento sociale, questo proverbio assume un significato ancora più forte. Si resta a casa per prudenza, perché si è accettata la situazione, ma anche, sorprendentemente, per fare delle gioiose riscoperte. E se a spingerci a ritrovare le opportunità che ci offre casa nostra non fossero sentimenti negativi come rassegnazione o addirittura paura bensì, ad esempio, una buona dose di allegra sfrontatezza? Si potrebbe provare a verificare se nella «dolce casa» anche il cibo è più buono! Un esperimento culinario del genere non deve per forza essere un appuntamento al buio tra ingredienti e stoviglie, e nemmeno una sperimentazione empirica per tentativi, specie se ad aiutarci con i loro preziosi consigli saranno tre chef stellati da Austria, Svizzera e Germania: Heinz Reitbauer, Tanja Grandits e Johann Lafer, che da anni ormai condividono la propria arte culinaria con i propri ospiti e lettori in dettagliati e curatissimi libri di cucina. Concetti come cucina di casa e cucina del mondo, tradizione e innovazione culinaria, continuità e nuovi inizi non si escludono, bensì addirittura si ispirano a vicenda. 

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22.febbraio.2021 Geranium 03 c Claes Bech Poulsen

Sfumature di mare

C’era una volta un ragazzino di nome Rasmus, che viveva nel Regno di Danimarca. La cosa che più amava fare era passeggiare lungo la battigia in cerca di granchi. Ma adorava anche i fiumi e i boschi nei dintorni della città, perché lì poteva raccogliere funghi e pescare anguille. E quando un giorno, in mancanza di altri ingredienti, si trovò ad affumicare le sue anguille con delle bacche di ginepro e il risultato gli parve inaspettatamente squisito, il giovane immaginò che forse, prima o poi, sarebbe diventato uno dei cuochi più famosi non solo del suo paese, ma di tutta la Scandinavia. Questa storia non è inventata, e non è una fiaba di Hans-Christian Andersen: ha infatti un lieto fine e continua ancora ai giorni nostri. 

Rasmus Kofoed, che oggi ha 44 anni, è lo chef del ristorante gourmet «Geranium» che non solo fa parte della lista dei «World’s 50 Best Restaurants», ma (e finora l’unico in Scandinavia), è stato insignito di ben tre stelle Michelin. Il nome del ristorante è un omaggio alle passeggiate lungo le coste danesi, un’abitudine che lo chef ha acquisito fin da piccolo e che porta avanti ancor oggi con sommo gusto: è stata una pianta ad ispirare Kofoed, un geranio «verde e sensuale» che funge anche da ingrediente dei suoi piatti di carne e pesce accuratamente presentati. Sorprende anche la location del suo ristorante, così raffinato ma al contempo poco convenzionale: il Geranium si trova infatti all’ottavo piano di un edificio in vetrocemento dal design futurista nei pressi del «Parken», il modernissimo stadio nazionale danese. Interrogato proprio sulla posizione del suo ristorante, Maître Kofoed, i cui lineamenti marcati ricordano un po’ quelli di un suo connazionale, l’attore Mads Mikkelsen, ride di gusto e con sincerità e ci rimanda ad un’altra popolare attrazione di questo elegante quartiere di Copenaghen, Østerbro, che non è noto soltanto per le boutique di lusso, bensì anche per le sue pittoresche casette variopinte. Infatti, non lontano dal Geranium, sul lungomare chiamato «Langelinie», si trova nientemeno che la leggendaria Sirenetta di Hans-Christian Andersen. La bronzea bellezza seduta riflette pensierosa sul proprio destino mentre noi, allegri, prendiamo posto a uno dei tavoli del Geranium tra tronchi di betulle stilizzati che fungono da discreti separé. 

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