Dopo aver sbirciato il mese scorso nella cucina di Heinz Reitbauer, proprietario e chef del pluripremiato «Steirereck» a Vienna, questa volta seguiremo da vicino le prelibate ricette di Tanja Grandits e Johann Lafer.
Qui potrai rileggere la prima parte della nostra storia gourmet!
Cosa bolle in pentola?
L’asso nella manica che da ormai dodici anni si nasconde dietro ai fornelli del rinomato ristorante «Stucki» a Basilea, è Tanja Grandits, già insignita di due stelle Michelin per la sua incredibile «cucina degli aromi», mentre Gault&Millau l’ha eletta «Chef dell’anno» nel 2006, nel 2014 e anche nel 2020. Della stessa generazione di Heinz Reitbauer, Grandits è originaria del Baden-Württemberg, in Germania, ma si è formata a Londra e in Sud Africa. Fra le altre cose è autrice di sei libri di cucina di successo. Come ci raccontava il suo collega austriaco, anche per questa maga dei fornelli dal simpatico accento svevo è assolutamente fondamentale che i piatti da lei creati non siano solo in grado di stupire appena serviti nel suo ristorante stellato, ma che possano anche essere ricreati nelle cucine di casa propria. Il fatto che descriva le sue meraviglie aromatiche come «adatte per tutti i giorni», è un’ennesima prova del suo carattere naturale e ironico, che non si prende troppo sul serio. Una delle sue creazioni autunnali preferite è il curry di patate, capace di trasformare ogni serata in una festa per il palato all’insegna della semplicità. Ecco la ricetta: fare rosolare in una padella preriscaldata con del burro chiarificato una cipolla tagliata a dadini sottili e due spicchi d’aglio tritati. Ora, seguendo i principi della cucina degli aromi, aggiungere: curry in polvere, semi di senape gialla, cumino, pimento della Giamaica, un po’ di polvere di paprika e noce moscata appena macinata. Quindi è la volta delle patate tagliate a tocchetti, delle lenticchie rosse e dei pomodori conditi con un pizzico di sale; far sobbollire con brodo vegetale e ricoprire con latte di cocco. Infine non dimenticare di aggiungere il timo e «lasciare bollire» per un quarto d’ora circa fin quando non si sarà raddensato. Il tocco finale? L’aggiunta di un topping croccante: del grano saraceno appena tostato in padella. La cena è servita! In definitiva non servono utensili da cucina particolari oltre a fornelli, pentola e padella per ottenere un risultato squisito ed eccezionalmente lontano da una scontata quotidianità.
Dulcis in fundo
Quando si parla di Home Cooking di alto livello ma senza inutili complicazioni, non si può non pensare a Johann Lafer. Questo maître austriaco, nato nel 1957 a St. Stefan im Rosental, pittoresco paesino stiriano, in una famiglia di contadini, fa la gavetta in Renania Palatinato, Germania, nel ristorante gourmet «Val d’Or», dove colleziona stelle Michelin. Nessuno come lui ha democraticizzato la scuola dell’alta cucina, riuscendo a non banalizzarla mai né a cedere al minimo compromesso in fatto di qualità. Questo cuoco è amatissimo dagli spettatori TV, oltre ad essere autore di libri di grande successo e, soprattutto, un instancabile attivista nel promuovere un’alimentazione sostenibile. Il carattere gioviale di Lafer ha indubbiamente il merito di aver fatto superare a molti l’ansia di fallire nella preparazione della «cena perfetta» a casa propria, regalando ricette squisite e originali, ma sempre fattibili. Un esempio delle sue proposte culinarie di carattere e perfette per questa stagione? Cosa c’è di meglio di uno squisito soufflé con cioccolato e cannella da servire come dessert dopo pranzo, o per addolcire tranquilli pomeriggi autunnali o anche per coronare una piacevole cenetta? Ecco come si prepara: per prima cosa spennellare gli stampini da soufflé con del burro fuso, cospargerli di zucchero e quindi riporli al fresco. Ora far sciogliere il burro in un pentolino, aggiungere la farina e farla imbiondire. Aggiungere il latte fatto bollire in precedenza con la cannella e mescolare. Versare il tutto in una ciotola, aggiungere il liquore al cioccolato, la cioccolata sminuzzata e mescolare. Montare un albume a neve (a piacere, con un pizzico di sale) con lo zucchero, quindi aggiungere il tutto all’impasto. Infine riempire gli stampini freddi con questo delizioso impasto e infornarli a 200 gradi per un buon quarto d’ora. Il tocco finale per un dessert già perfetto? Una spolverata di cacao in polvere… et voilà!
Grazie alla tecnologia moderna, i tre «maestri della buona tavola» Heinz Reitbauer, Tanja Grandits e Johann Lafer possono persino arrivare virtualmente a casa tua. Oltre ai loro numerosi e pratici libri di cucina, infatti, realizzano utili video su YouTube in cui preparano le loro ricette: così potrai non solo riprodurle nella tua cucina, ma addirittura seguirne la preparazione dal vivo passo dopo passo. Non ci resta che augurarti buon appetito!
Trio in cucina
Heinz Reitbauer – steirereck.at
Tanja Grandits – tanjagrandits.ch
Johann Lafer – lafer.de
I tre cuochi presentano ricette fattibili su diversi canali YouTube e brevi filmati. Ti proponiamo qualche esempio per provare a cucinare questi piatti anche a casa tua:
> Heinz Reitbauer prepara fiori di zucca ripieni
> Tanja Grandits realizza taboulè con pistacchi e spezie
> Johann Lafer impasta la focaccia
04. luglio 2022
Food & Bisse 2022
Un’escursione gastronomica a Crans-Montana.
Oltre alle sue bellezze paesaggistiche, il Canton Vallese ha tante prelibatezze gastronomiche da offrire. L’evento «Food & Bisse» è l’occasione ideale per scoprirle: il 23 luglio 2022, il sentiero Bisse du Tsittoret, un impressionante monumento storico del paesaggio vallesano, invita gli amanti delle escursioni a passeggiare e gustare le delizie della regione immersi in un paesaggio da favola.
17. gennaio 2022
Café Badilatti & Caferama
Per il Café Badilatti la qualità viene al primo posto.
Nella torrefazione del Canton Grigioni si preparano da decenni, con tanta passione e responsabilità, diverse miscele di caffè partendo da chicchi esclusivamente selezionati. Ubicata a Zuoz, a 1‘716 metri sul livello del mare, l’azienda familiare ormai alla terza generazione è la torrefazione più alta d’Europa. I Badilatti sono veri specialisti del mondo del caffè e conoscono alla perfezione i loro chicchi dalla coltivazione alla torrefazione. Chi desidera non solo degustare, ma anche approfondire le proprie conoscenze potrà farlo nel museo del caffè Caferama, di proprietà della stessa torrefazione, in cui è possibile apprendere dettagli sulla produzione e sulla scoperta del caffè e persino sul ruolo ricoperto dagli engadini e dai valposchiani. Inoltre, non mancheranno interessanti informazioni sulle oltre 80 specie della pianta del caffè e sulle proprietà di questa eclettica bevanda.
The Nest Rooftop
Una pausa tutta da gustare fra i tetti di Zurigo
Salendo in ascensore fino a raggiungere lo Storchen, si scopre un luogo di Zurigo dove si respira l’atmosfera di una breve vacanza estiva. L’hotel, ristrutturato e rinnovato con stile nel 2017, è coronato nel vero e proprio senso della parola da The Nest, un delizioso bar rooftop. Qui, complice il bel tempo, da aprile a ottobre gli ospiti possono godere della vista panoramica che spazia sul duomo Grossmünster, sull’antica chiesa di St. Peter, sul fiume Limmat e sulla spettacolare cornice offerta dal lago e dalle montagne. Dopo essersi accomodati sugli eleganti e comodi divanetti, ci si può dedicare alla meritata serata libera assaporando le delizie della cucina. Oltre a cocktail, spritz e freschi analcolici, il menù propone Thai Gazpacho ghiacciato con gamberi giganti Black Tiger, crema con peperoncino e coriandolo e chip di polenta, oppure salmone scozzese caramellato con avocado, zenzero e salsa di soia. Ci sono tutte le premesse per un’estate perfetta!
Art & Design — febbraio 2021
Altro che soldo di cacio!
Il formaggio: prelibato protagonista di furti e matrimoni.
Travel — marzo 2022
Relax al sole primaverile
Questa primavera vai alla scoperta di mete rilassanti, e non solo, fra il Mediterraneo e le Alpi.
Art & Design
Incantesimo floreale sul lago di Costanza
Anche nel 2023, i giardini del Lago di Costanza apriranno le loro porte dando il via alla “Lunga Notte dei Giardini del Lago di Costanza”.