Quando le stelle cadono dal cielo, gli astronomi se ne rallegrano. Ma quando atterrano sui nostri piatti, il cuore dei buongustai fa salti di gioia.
Quest’anno l’Austria spicca per il suo splendore gastronomico: la nuova Guida MICHELIN ha messo la gastronomia austriaca sulla mappa internazionale dei buongustai con ben 82 ristoranti stellati, 43 Bib Gourmand e 33 Stelle Verdi.
La gloria dello Stadtpark: Steirereck giunge alla vetta
Il fiore all’occhiello di questa selezione? Un nuovo ristorante a 3 stelle che fa la gioia dei buongustai. Lo Steirereck di Vienna, nello Stadtpark, diretto da Heinz Reitbauer e dal capo chef Michael Bauböck, ha raggiunto ufficialmente la pole position, insieme al precedente detentore della stella Juan Amador, che continua a fare da apripista, questa volta con un secondo ristorante.
Ma il secondo ristorante a tre stelle, Steirereck, è speciale. Con una cucina che combina a regola d’arte tradizione e innovazione, lo Steirereck è prova che il lusso non è sempre sinonimo di caviale e aragosta. Gli ispettori del MICHELIN sono rimasti stupefatti sia da una semplice «spalla di vitello con gnocchi di erba cipollina e maggiorana» che da piatti delicati dal fascino regionale.
«Non si tratta solo di cibo, ma di arte nel piatto», ha commentato Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida MICHELIN. Inoltre, gli eccellenti abbinamenti di vino di René Antrag coronano ogni visita.
13 volte due stelle: creatività in montagna e in città
Oltre ai cinque ristoranti di cui sopra, la Guida MICHELIN ha conferito due stelle a ben 13 ristoranti in Austria. Tra questi, ad esempio, il ristorante Stüva di Ischgl in Tirolo (TIR). Qui il proprietario e capo chef Benjamin Parth stupisce per la qualità dei prodotti e la creatività del menu.
Va citato anche il piccolo Ois nel remoto Mühltalhof di Neufelden, dove Philip Rachinger offre una cucina di alto livello ricca di sorprese. Altrettanto straordinaria è la cucina moderna e sicura di sé che Johannes Nuding propone allo Schwarzer Adler di Hall, in Tirolo, dopo aver fatto ritorno dalla gastronomia internazionale alla sua terra d’origine austriaca.
Di livello eccelso è anche il Griggeler Stuba, ristorante alpino di buon gusto del «Burg Vital Resort» di Lech am Arlberg, dove lo chef Sebastian Jakob cura un menu creativo con accenti giapponesi sapientemente integrati. Da non perdere anche il classico ristorante Obauer a Werfen (SBG). I fratelli Karl e Rudolf Obauer tengono alti i valori di questa tradizionale azienda familiare in modo classico ma non per questo obsoleto.
Il Kräuterreich di Vitus Winkler a Sankt Veit im Pongau (SBG) è l’esatto opposto in termini di filosofia e stile, ma vanta anche un evidente valore riconoscitivo. La cucina del proprietario Vitus Winkler è vicina alla natura, rigorosamente regionale e ricca di erbe, ed è realizzata in modo particolarmente creativo e insolito. Oltre alle due stelle MICHELIN, il ristorante è stato insignito anche con la Green Star per la sua filosofia sostenibile.
Nuovo a Vienna e subito premiato con due stelle è il ristorante Doubek, dove il proprietario Stefan Doubek offre un’esperienza davvero particolare con il suo speciale concept di fuoco. Qui si viene accompagnati lungo un viaggio emozionante e sofisticato che non si farà dimenticare. Anche i seguenti ristoranti viennesi sono riusciti a ottenere due stelle: Silvio Nickol Gourmet Restaurant, Mraz & Sohn e Konstantin Filippou.
Una stella cadente per ogni gusto
La gamma dei 53 nuovi ristoranti a una stella spazia dalla cucina ispirata alla natura del RAU nature-based cuisine di Großraming, dove il proprietario e capo chef Klemens Gold coglie il segno con il suo personalissimo concept delle «10 stagioni», alla creatività di ispirazione asiatica del ristorante di Hadersdorf am Kamp.
A Vienna, oltre ai cinque ristoranti a 1 stella già accennati — TIAN, Edvard, APRON, [aend] e Pramerl & the Wolf — altri tre ristoranti sono stati insigniti di una stella: Esszimmer — Everybody’s Darling con il concept giovane e moderno di Alexander Kumptner, l’elegante ristorante Herzig con la cucina attenta e moderna di Sören Herzig e Z’SOM, dove il proprietario Diego Briones dona un tocco speciale ai piatti con i sapori della sua terra d’origine sudamericana, mentre lo chef emana un fascino tirolese nel servizio. Ciò a dimostrazione che il piacere non deve essere elitario, ma può essere vissuto ovunque, nelle grandi città come nelle valli nascoste.
Stelle verdi: sostenibilità da gustare
I 33 ristoranti premiati con le Stelle Verdi testimoniano che il buon cibo può anche essere buono per l’ambiente. Che si tratti del Dreikanthof Am Mahrbach a Königsdorf o dell’affascinante locanda Steirereck sul Pogusch, i ristoratori dimostrano in modo straordinario come la sostenibilità non sia una semplice tendenza, ma una filosofia.
Accenti onorati: i premi speciali
La magia delle stelle culinarie si conclude con la consegna dei premi speciali. Barbara Eselböck di Taubenkobel è stata premiata come Hostess dell’anno, mentre il giovane Julian Stieger di Lech si è aggiudicato il Premio Giovane Chef per la sua cucina visionaria al Tavolo dello Chef. E Alexander Koblinger, uno dei pochi maestri sommelier austriaci, realizza vere e proprie esplosioni di sapore con la sua esperienza vinicola a Golling an der Salzach.
Conclusione: una festa per tutti i sensi
Nel 2025 l’Austria si è finalmente affermata come destinazione gastronomica di livello mondiale. La nuova Guida MICHELIN dimostra non solo quanto siano buoni i sapori che l’Austria ha da offrire, ma anche che la cucina di alto livello può trovarsi dovunque, sulle Alpi, sui laghi o nelle vivaci città. Un viaggio culinario da non perdere.
Puoi trovare l’elenco di tutti i ristoranti stellati QUI: guide.michelin.com/austria
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